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Channel: simo capecchi - in viaggio col taccuino
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La cachaça artigianale di Paraty

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In Brasile, al simposio annuale degli Urban Sketchers, il mio workshop si è svolto in due distillerie di cachaça, il distillato di canna da zucchero con cui si fa la caipirinha e che è un prodotto tipico di quela zona. L'idea era quella di raccontare un'attività artigianale spiegando il processo per fasi, un reportage o almeno la bozza di un possibile reportage, visto che abbiamo avuto a disposizione circa tre ore con ognuno dei tre gruppi di disegnatori. Qui il programma sul sito del Symposium e qui il flyer che ho distribuito per The Sketched Reportage workshop. Altri miei disegni sulla cachaça qui, e qui sotto:



Mi piace usare il disegno per capire un processo e per ricordarmi tanti dettagli che altrimenti perderei in poco tempo. E' stato bello avere l'occasione di parlare con persone del posto, invece che disegnare solo panorami. Nelle due distillerie abbiamo avuto un'accoglienza calorosa e ci hanno fatto assaggiare la cachaça in tutte le sue fasi: la canna da zucchero fresca, poi quella appena spremuta, poi il mosto, poi le tante varietà di liquore... un vero e proprio "drink and draw" come dicono gli urban sketchers!

Nello slideshow, le foto del workshop e alcuni disegni dei partecipanti. Altre foto fatte da Laurel Holmes e una descrizione più lunga del workshop sono in inglese nel post su Urban Sketchers.


In English, on Urban Sketchers, with the photos of Laurel Holmes.

Napoli Verticale

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Otto disegni originali della serie Napoli Verticale, sia vecchi che inediti, saranno in mostra a Bologna presso la libreria Trame dell'infaticabile Nicoletta Maldini. Primo capitolo di una possibile infinita mappatura della città di Napoli. Si inaugura sabato alle 18.00, per chi si trova a passare.
La locandina naturalmente è di Franco Lancio.

Mediterranei. Pedro Cano al Museo Archeologico di Napoli

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Pedro Cano torna a Napoli con una mostra e un workshop presso il Museo Archeologico! 

La mostra Mediterranei comprende cinquantaquattro acquarelli di grande formato, dedicati a nove luoghi cui l'artista è profondamente legato: Maiorca, Cartagena, Patmos, Alessandria, Istanbul, Spalato, la Sicilia, Venezia e infine Napoli. Dopo il successo dell'esposizione in Spagna, a Roma e Salonicco, a Napoli la mostra sarà affiancata da un progetto site-specific. Pedro Cano infatti sarà presente durante la prima settimana di apertura per dipingere in diretta, ispirato dall'arte antica e dalla pittura pompeiana e affiancato da un piccolo gruppo di allievi. Il pubblico potrà vederlo lavorare nelle sale del Museo e assistere ad ogni fine giornata alla presentazione del lavoro in progress e alla discussione con gli allievi.

Inaugurazione: 15 gennaio 2015 ore 18.00, Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Mostra: 16 gennaio /16 febbraio
Visite guidate con l'artistasabato 17 e domenica 18 gennaio, ore 12.00

Laboratorio di acquarello con Pedro Canoda mercoledì 21 a domenica 25 gennaio 2015, dalle 9.00 alle 14.00, nelle sale del Museo Archeologico. Il laboratorio è gratuito e a numero chiuso per un massimo di 15 partecipanti. Per essere selezionati occorre mandare due immagini del proprio lavoro artistico e una breve biografia alla Fundación Pedro Cano entro il 15 dicembre 2014 a questa email: info@fundacionpedrocano.es

La mostra è una collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli / Servizio Educativo e la Fundación Pedro Cano. La cura è mia, l'allestimento e la grafica sono di Franco Lancio. Con il sostegno della Fundación CajaMurcia.

L'ultimo workshop di Pedro Cano a Napoli è stato quello di Nudo, presso l'Istituto Cervantes nel 2008, un'esperienza memorabile... Alcuni miei video e foto in questo stesso blog.

5 metri x 13 disegnatori a Liège

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Liège
Liège, brocante in boulevard de la Constitution
Primo post dell'anno all'insegna della condivisione, non solo virtuale, ma reale. In settembre è stato bello disegnare insieme a Liège, in Belgio. Una delle esperienze possibili grazie alla rete (soprattutto virtuale) degli Urban Sketchers. Qui altri miei disegni fatti durante cinque giornate intense, riempiendo un metro di taccuino al giorno. Buon Nuovo Anno, pieno di nuovi incontri e di disegni!




A metà settembre 2014 un gruppo di disegnatori è stato invitato a Liège da Gérard Michel e dalla
Société Libre d'Emulation per disegnare la città a più mani. Con me c'erano: Florian Afflerbach (Stuttgart), Rene Fijten (Maastricht), Miguel Herranz (Barcelona), Lapin (Barcelona), David Magli (Murianette, France), Corinne Raes (Haacht, Belgium), Luis Ruiz (Malaga), Inma Serrano (Sevilla) e Rolf Schroeter (Berlin) insieme a Gérard Michel, Antoine Michel e Fabien Denoël, nostri ospiti e organizzatori. Ognuno ha riempito un taccuino a fisarmonica lungo 5 metri, confezionato per noi da Gérard. A fine settimana è stata allestita una mostra con i nostri 13 taccuini - 65 metri dedicati a Liège - presso il Theatre di Liége. Nella stanza a fianco c'era anche una mostra degli incredibili Giochi di Prospettiva di Gérard Michel: Perspective games.
PS: Grazie Gèrard, anche per avere scansito 65 metri di disegni!! In English on Urban Sketchers.

Albania, vicina e lontana

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Gjirokaster

A Gjirokastra (città partimonio dell'Unesco), visitiamo un bellissimo edificio Ottomano, concepito come una fortezza per difendersi dalle varie invasioni e scorribande che ha subito questo paese. Il proprietario è il signor Skenduli,  perseguitato dal governo comunista per le sue simpatie verso l'Italia e alla cui famiglia sono stati confiscati beni e terreni. Solo il palazzo gli è stato restituito e per cercare di mantenerlo lo fa visitare ai turisti per 2 euro, raccontando la storia della sua famiglia e di questa casa che ha conservato tutti i mobili in legno originari, integrati con la muratura. Percorsi separati per le donne di casa, passaggi per servire le vivande senza essere viste dagli ospiti, letti in alcova, sistemi di circolazione dell'acqua attraverso un pozzo sotterraneo, camini in ogni stanza e vetri piombati a testimoniare la ricchezza di questo palazzo. Parliamo a lungo con lui e finisce per cantarci canzoni di Mina che ancora ricorda a memoria. In un salone ci sono molti cavalletti e tracce del passaggio di una classe di studenti di Belle Arti venuti a disegnare nel palazzo per un workshop. Sulla facciata del palazzo c'è un affresco con l'emblema di Ferdinando re di Napoli, a testimonianza delle relazioni tra un Pasha locale e la nostra città. 

Never Enver

A Berat, altra città patrimonio dell'Unesco, siamo saliti nella cittadella fortificata con le rovine di un castello ottomano e diverse case alcune ancora abitate. Sulla montagna di fronte si può leggere una gigantesca scritta, creata mettendo insieme molte pietre. Sono stati degli studenti qualche tempo fa, ci dicono, a modificare il nome del dittatore Enver (Hoxha) creato dal suo entourage, in "never", mai più...
Butrinto, archeological site

Butrinto è un importante sito archeologico, posto tra una laguna e il mare. La laguna è quella descritta da Gerald Durrel ne La mia famiglia e altri animali, quando negli anni '30 suo fratello dalla vicina Korfù ci veniva a caccia di anatre. Capitiamo nel bel teatro antico durante la settimana del Festival internazionale di teatro e proprio mentre va in scena la Tempesta di Shakespeare, dove naturalmente appare anche il re di Napoli...

Porto Palermo castle

Porto Palermo è stato una base strategica della marina sia nel periodo Ottomano che durante la guerra fredda. Parliamo a lungo in italiano con il custode di questa fortezza veneziana, della travagliata storia dell'Albania. Il nome della baia "Palermo" ricorda una spedizione verso la Sicilia di cui restano tracce vicino a Palermo nella "piana degli Albanesi" e in alcuni paesi dove si parla ancora albanese nel sud della nostra penisola.
Lungo la costa albanese i luoghi rimasti più integri rispetto alla enorme speculazione edilizia succeduta alla dittatura sono le zone militari, penisole ed insenature bellissime come questa, che meriterebbero di essere tutte convertite in riserve naturali.

Durres

Durazzo è una città incredibilmente moderna, dove si è costruito in modo folle e incontrollato, un poco come è successo in Italia dopo la II guerra mondiale. Molti di questi grattacieli non sono nemmeno finiti di costruire e diversi sembrano già abbandonati. Qui riprendiamo il traghetto per Brindisi. Nella stazione marittima assistiamo a molti addii tristi tra le famiglie venute ad accompagnare padri e fratelli in partenza per tornare a lavorare in Italia, dopo l'estate passata con chi è rimasto in Albania.

E' stato molto interessante per noi e i nostri figli trovare tracce di relazioni e storie comuni con un paese così vicino ma certo non incluso frequentemente negli itinerari estivi degli italiani.


In English on Urban Sketchers.

IV Urban Sketchers Workshop a Napoli

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Il Castello Aragonese attraverso gli sguardi dei pittori, dal Grand Tour a Gabriele Mattera 
Ischia, 8/11 ottobre 2015

con Simo Capecchi, Caroline Peyron 
e la partecipazione di Kellly Medford 

In collaborazione con l'Associazione amici di Gabriele Mattera

Per la quarta edizione del workshop ci inoltriamo nel golfo di Napoli e approdiamo ad Ischia per raggiungere uno dei luoghi più affascinanti dell'isola, il castello Aragonese. un vero paradiso per pittori. 
Questa antica fortezza si trova su un isolotto roccioso, collegato all'isola di Ischia attraverso un ponte costruito nel Quattrocento. Cittadella fortificata per difendersi dai pirati, oltre al mastio ospitava al suo interno abitazioni per più di mille famiglie, una decina di chiese, un convento. Bombardato più volte, poi abbandonato e in seguito adibito a carcere fino al 1860, l'isolotto con i suoi edifici in gran parte ridotti a rovina è stato venduto all'asta e acquistato da un privato nel 1912. 
Attualmente il mastio è inaccessibile ma diverse costruzioni, quattro chiese e un convento sono state restaurate e adibite a spazi per esposizioni, ospitalità e ristorazione, vi sono orti, uliveti, campagne coltivate oltre alla sede dell'Istituto Europeo di Restauro. L'isola è aperta alle visite tutto l'anno. Dalla sua sommità si gode di un panorama a 360° sull'isola di Ischia e su tutto il golfo di Napoli. 
In collaborazione con gli attuali proprietari del castello abbiamo preparato un programma ideale per immergersi nella pittura, a contatto con la natura, il mare e le vestigia della storia dell'isola, circondati dalla bellezza, in un ambiente silenzioso dove il tempo scorre lentamente. Alloggiare nell'antico monastero del castello aggiungerà un fascino speciale a questa esperienza.


Nei secoli scorsi il castello Aragonese è stato il soggetto preferito dagli innumerevoli artisti in viaggio in Italia e sbarcati a Ischia. Possiamo dare nuova vita a una delle vedute più sfruttate dell'isola?  Questo sarà il tema affrontato con Simo Capecchi, ritrovando e reinterpretando i punti di vista classici del castello Aragonese e cercandone di nuovi sia da lontano, sia all'interno del castello, creando la propria guida-itinerario disegnata dell'isola fortificata.

In questo luogo speciale è nato e vissuto Gabriele Mattera (1929-2005), figlio dell'avvocato ischitano che acquistò il castello all'inizio del Novecento, e che alla pittura ha dedicato tutta la vita, diventando un artista affermato. Visiteremo il suo studio all'interno del convento, dove sono custoditi centinaia dei suoi dipinti ad olio di grandi dimensioni, guidati da suo figlio Nicola e in collaborazione con l'Associazione degli Amici di Gabriele Mattera. Nelle sue opere il castello e i panorami dell'isola non sono mai presenti e l'artista si è progressivamente allontanato dal realismo ma si tratta di dipinti che hanno un legame profondo con l'ambiente in cui sono stati realizzati.  Con Caroline Peyron andremo sulle sue tracce, dipingendo en plein air negli orti del castello, osservando e creando a partire da dettagli di natura e frammenti di architettura.

Lo studio dove lavorava Gabriele Mattera, oggi.




Il programma del workshop


Pittoresco decostruito,con Simo Capecchi

Il castello Aragonese è stato un soggetto perfetto per i pittori in viaggio nel Sud Italia tra la fine del Settecento e per tutto l'Ottocento. Presenta, infatti, le caratteristiche della veduta "pittoresca" ideale: il contrasto tra il profilo drammatico della scogliera con l'architettura in rovina della fortezza e delle antiche chiese e la tranquillità della spiaggia sottostante, con i bagnanti e i pescatori al lavoro, "un misto stravagante d’orrido e di domestico, di piano e di scosceso", un equilibrio tra "varietà e gradevole disordine", tra bellezza e asimmetria, qual era ricercato dagli artisti di quel periodo. Nelle numerosissime immagini (incisioni, acquarelli e olii) che ci sono pervenute, il castello è rappresentato principalmente da una certa distanza e con in primo piano la spiaggia dei Pescatori, oppure incorniciato dagli scogli di Sant'Anna. 
E' possibile cimentarsi con un tema così tipicamente pittoresco, in modo contemporaneo? Dagli stessi punti di vista cercheremo di fare nostre alcune modalità dei pittori che ci hanno preceduto, smontandole e traducendole, ognuno con la propria sensibilità, introducendo elementi forti di contemporaneità, sia nella composizione sia nel soggetto.

Non si trovano invece vedute dell'interno del castello: bombardato dagli inglesi all'inizio dell'Ottocento e diventato un carcere per gran parte del secolo, era inaccessibile all'epoca dei Grand Tour. Saremo noi a produrre un'iconografia inedita di questo variegato microcosmo, creando una sequenza di disegni per una possibile guida disegnata lungo il percorso di visita al castello, dall'ingresso all'estremità del ponte, fino al suo punto più alto che si affaccia sulla costa verso i Campi Flegrei, tra olivi, vigneti, panorami e antiche architetture.




Sulle tracce di Gabriele Mattera,con Caroline Peyron. 

Lavoreremo ispirandoci in particolare a un ciclo di dipinti di Mattera della fine degli anni Ottanta, originato dall'osservazione dei giochi di luce e delle forme mutevoli assunte dalle tende nel suo studio al castello Aragonese. Dispiegate come grandi vele al sole, oppure riavvolte attraverso un sistema di cavi, le tende riparano ancora oggi i finestroni dalla luce diretta. Il figlio Nicola racconta come da bambino lo aiutava a fotografare lenzuoli stesi ad asciugare nelle diverse ore del giorno e della sera, studi che solo molto tempo dopo hanno generato questa serie di dipinti. 
Nel ciclo delle "Tende" c'è una progressiva astrazione, sia nelle forme sia nell'uso del colore stesso, quando il bianco della tenda si scompone in colori puri. Questa sintesi estrema nasce da una profonda e "silenziosa" osservazione della realtà e trasmette bene il senso di sospensione del tempo che percepiamo all'interno del castello. "Nello spazio del silenzio si rivela la pittura", scrive Vitaliano Corbi in un catalogo dedicato a Mattera.
Noi disporremo in vari luoghi del castello dei teli, fissati su aste di bambù che cresce sul posto, e lavoreremo sulle vibrazioni colorate che si creano tra il bianco della tenda e i colori circostanti, utilizzando inchiostro e pastelli a cere a olio. 
Altra fonte d'ispirazione saranno i fondali variegati tra scogli e vegetazione marina visibili dall'alto delle terrazze del castello, che creano interessanti forme, trasparenze e variazioni di colore.


Introduzione alla pittura a olio, con Kelly Medford

Al workshop è invitata come ospite speciale Kelly Medford, artista americana che vive a Roma dal 2005, dove tiene workshop di pittura e sketching tours con le tecniche dell'olio e dell'acquerello, sempre all'aperto. Kelly introdurrà i partecipanti alla tecnica della pittura a olio en plein air, fornendo indicazioni su come organizzare un kit portatile. 



Attività collaterali

Gita in barca. Durante il workshop sarà organizzata una gita con una barca dal fondo trasparente, per esplorare i fondali sotto il castello, dove sono stati ritrovati i resti dell'antica città di Aenaria e dove è presente una prateria di Posidonia oceanica importante per lo studio degli effetti dell'inquinamento sull'ecosistema marino e oggetto di ricerca da parte di studiosi da tutto il mondo. PS: nella spiaggia di Cartaromana sotto il castello ci sono delle risorgive di acqua calda termale. A ottobre in genere il clima è mite ma comunque il bagno caldo è assicurato!

Esposizione. Sabato sera le tre giornate al castello si concluderanno con una mostra dei lavori del workshop aperta al pubblico, collegandosi idealmente alle tante mostre d'arte organizzate in questa sede prestigiosa fin dagli anni '80. Con una galleria di Ischia Ponte stiamo organizzando un'esposizione di disegni di viaggio in contemporanea con il workshop, aperta a chi tra i partecipanti vuole esporre i propri disegni e taccuini.

Sketchcrawl. Domenica, giornata finale, saremo ospiti del parco idrotermale Negombo di Ischia, per una giornata di disegno nella natura, aperta a tutti. Il Negombo si affaccia sulla baia di San Montano e le sue piscine termali sono circondate da un magnifico giardino creato a partire dagli anni '40 come dimora per piante esotiche, ormai diventate autoctone. Curato dal paesaggista Ermanno Casasco, il parco del Negombo è stato di recente inserito nel circuito dei Grandi Giardini Italiani


Programma, iscrizioni e alloggio

Mercoledì 7 ottobre: dalle ore 17, accoglienza nel castello Aragonese. 

Giovedì 8 ottobre: Castello Aragonese e dintorni
ore 10/13 con Caroline Peyron, sulle tracce di Gabriele Mattera: il ciclo delle "Tende".Pastelli a cera, collage, inchiostro.
ore 14/17 con Simo Capecchi, Pittoresco decostruito: il castello Aragonese, 
dalla spiaggia dei Pescatori. Acquerelli, inchiostro.

Venerdì 9 ottobre: nel castello Aragonese. 
ore 9/12 con Caroline Peyron, luci e ombre nell'orto del Castello. 
Pastelli a cera, collage, inchiostro + demo di pittura a olio
ore 14/17 con Simo Capecchi, un itinerario disegnato dentro il castello. 
Acquerelli, inchiostro + demo di pittura a olio
ore 20.00 - cena nell'Albergo Il Monastero, Castello Aragonese 

Sabato 10 ottobre: Castello Aragonese e dintorni. 
ore 9/12 con Caroline Peyron, sulle tracce di Gabriele Mattera: 
il ciclo delle "Bagnanti". Pastelli a cera, collage, inchiostro.
ore 14/17 con Simo Capecchi, Pittoresco decostruito: il castello Aragonese da Cartaromana.
ore 18.30  - aperitivo ed esposizione pubblica dei lavori del workshop nel Castello.

Domenica, 11 ottobre: Sketchcrawl al Negombo
dalle ore 10 alle 17 - giornata di disegno aperta a tutti. I partecipanti del workshop sono ospiti del Negombo, giardino e centro termale nella baia di San Montano, ischia. 


Costo e iscrizioni: il workshop costa 240 euro, vitto e alloggio sono esclusi. Per iscriversi inviare una mail a simo.capecchi(at)gmail.com  - Tutti i livelli di esperienza sono benvenuti. Massimo 25 partecipanti, minimo 12.

Alloggio. L'albergo Il Monastero è partner del workshop e offre ai partecipanti uno sconto speciale del 20% sul prezzo di listino se si prenota la stanza entro il 31 maggioLo sconto non si applica ad una camera doppia uso singola. Vi consigliamo di considerare questa opzione e di trovare un compagno/a con cui dividere la stanza - possiamo aiutarvi a mettervi in contatto.  La sommità del castello è raggiungibile mediante un ascensore. Le camere sono tutte rivolte a sud, quelle "senza vista mare" si affacciano comunque sul terrazzo che guarda il mare. Quelle al 2 e 3 piano non hanno l'ascensore. Per informazioni sull'albergo e per prenotare la camera: ilmonastero(at)castelloaragonese.it  - aggiungendo in cc: simo.capecchi(at)gmail.com
E' possibile cercare una sistemazione per conto proprio, tenendo presente che lavoreremo intorno e dentro il castello Aragonese.

Questo workshop nasce da un'idea di Franco Lancio, appassionato frequentatore del Castello Aragonese e indispensabile presenza dietro le quinte di ogni nostro workshop. Sua è anche la grafica del banner, con un dipinto di Gabriele Mattera (Bagnanti, 1983).
Si ringrazia l'Albergo il Monastero, presso il Castello Aragonese d'Ischia per la preziosa collaborazione. Si ringrazia il parco idrotermale Negombo nella Baia di San Montano per la generosa ospitalità.


Gabriele Mattera nel suo studio al castello Aragonese, 1985.


Foto delle edizioni precedenti: 
I Workshop USK Napoli 2012: Storie, Frammenti e Panorami
II Workshop USK Napoli 2013: Napoli Nascosta
III Workshop USK Napoli 2014: Colleziona la città

Chi siamo

Simo Capecchi bio / meet the instructor 


 Caroline Peyron è un’artista francese che vive a Napoli. Sue mostre personali si sono tenute presso l’Istituto Francese Grenoble, la Biblioteca Nazionale, il Museo Archeologico e Castel Nuovo di Napoli e l'Istituto Nazionale per la Grafica di Roma. Ha un'esperienza ventennale di atelier di pittura e laboratori di disegno con bambini, ragazzi e adulti, presso scuole o istituzioni come il Museo di Capodimonte e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Ha diretto l'atelier di pittura per "Chance", la scuola della seconda occasione a Napoli. Collabora con Simo Capecchi per i workshop di Urban Sketchers a Napoli e a Volterra e con lei cura il workshop di Disegno in Scena e dei Disegnattori.  Meet the instructor.




Kelly Medfordè un'artista americana che vive a Roma dal 2005. Dipinge ad olio e ad acquarello en plein air quotidianamente, come modo per conoscere le persone, la storia e la cultura di un luogo. Dal 2012 ha creato Sketching Rome Tours per condividere queste sue esperienze con tutti. Web site: http://www.kellymedford.com/

Lungo il Canale Emiliano Romagnolo: in mostra a Bologna

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Da domani tutti i miei disegni del CER, fatti durante numerosi sopralluoghi dal 2009 all'anno scorso, sono in mostra presso la libreria Trame di Bologna:

mercoledì 20 maggio alle 18.00
presentazione del libro con me e l’ing. Marco Menetti, direttore tecnico del CER
e con Sonia Lenzi, che ha curato il progetto

Una delle opere idrauliche più importanti e complesse della nostra regione viene spiegata in modo chiaro e poetico in un’insolita pubblicazione realizzata dal CER con la grafica di  Lizart comunicazione visiva che riproduce fedelmente i disegni originali, accompagnata da una mappa con gli impianti, pensata per lettori e visitatori di ogni età.

Il libro verrà distribuito in omaggio ai partecipanti durante la presentazione.

In viaggio col taccuino tra paesaggi fluviali e oasi naturalistiche, gigantesche idrovore e impianti idraulici che permettono di irrigare un’area importante della campagna emiliano-romagnola, tra il fiume Po e il Reno, tra Ferrara, Ravenna e Cesenatico, dal bosco della Panfilia all’Oasi di Volta Scirocco o nell’Azienda agricola sperimentale Marsili. I luoghi visitati durante numerosi sopralluoghi, sono raccontati in presa diretta, con le parole dei tecnici e addetti del Canale incontrati lungo il percorso.

In mostra fino al 12 giugno tutte le pagine originali dei taccuini.

Vi aspetto!


Volterra, viaggio nella materia: VI Workshop di Urban Sketchers

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Anche quest'anno torno a Volterra per il VI workshop in collaborazione con Villa Le Guadalupe, dal 24 al 28 giugno prossimo, e questa volta sarà con me anche Caroline Peyron, come già nel 2013. Il workshop è dedicato alla materia e ai materiali: alabastro, fumarole e creta, uno per ogni giorno di disegno. Il programma lo avevamo annunciato su Urban Sketchers e abbiamo già un bel gruppo di partecipanti (tra i quali, a sorpresa, un talentoso collega dal Canada...) - ma ci sono ancora alcuni posti disponibili! 


La giornata dedicata all'alabastro la passeremo in parte nel laboratorio di Giorgio Finazzo e Roberto Chiti: Alab'Arte. Questi due bravissimi artigiani realizzano sculture e oggetti di alabastro spaziando da copie di calchi ottocento e novecenteschi fino a opere di artisti contemporanei, come alcuni importanti pezzi di Anish Kapoor ora in mostra a San GeminianoLa settimana scorsa sono stata a Volterra per un sopralluogo:


Alab'Arte

Sono stata a visitare il "Cipollone", l'unica cava di alabastro attiva e a cielo aperto, nelle colline vicino a Volterra. I blocchi bianchi affiorano in mezzo al prato, tra le ginestre fiorite. Oltre all'aspetto artistico e artigianale andremo ad esplorare i procedimenti di estrazione e lavorazione industriale di questo materiale affascinante.

alabaster quarry

Per la giornata dedicata alla geotermia, tra fumarole, lagoni e soffioni boraciferi, andremo in gita al parco delle Biancane, tra Monterotondo e Sasso Pisano, a circa un ora da Volterra. Un paesaggio irreale, tra nuvole di vapore e formazioni rocciose che vanno dal bianco al giallo ocra, arancio acceso fino al nero. La terra ribolle sotto i piedi, fischia, sibila e gorgoglia.

Sasso Pisano

La terza giornata sarà dedicata alla creta e alle balze sulle quali è sospesa verso Nord la città di Volterra. Uno strapiombo franoso che è oggetto di molte storie locali e che andremo ad esplorare non solo dall'alto ma addentrandoci da sotto nei calanchi.

le balze

Il programma e i costi del workshop in italiano nel sito di Villa Le Guadalupe e in inglese su Urban Sketchers Workshop.

Come di consueto, l'ultimo giorno domenica 28 giugno dalle ore 16.00 mostreremo i nostri disegni e taccuini in pubblico, questa volta dentro Villa Le Guadalupe che apre le porte per un Open Day durante il quale sarà possibile ammirare la nuova collezione di oggetti di da Volterra werkstatt, un nuovo progetto curato da Klaudia  Rushkowski. 
Un'occasione da non perdere per visitare anche la villa!

villa Le Guadalupe

Qui altre foto e disegni di questo mio sopralluogo e a seguire le foto delle edizioni passate del workshop volterrano:


Open Day a Villa Le Guadalupe, Volterra

DOVE viaggi: una rubrica mensile

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Emozione Grecia


Da aprile scorso collaboro con il magazine di viaggio e lifestyle Dove (RCS) - versione cartacea, con un'illustrazione mensile realizzata ad hoc, ispirata ai miei taccuini di viaggio e legata ad uno dei luoghi di cui si parla nel numero della rivista. Qui sopra il primo disegno dedicato alla Grecia, per inaugurare la nuova veste della rivista ora diretta da Simona Tedesco. 




Un'esperienza molto interessante per me, cercare di riprodurre la stessa energia e spontaneità del disegno fatto sul posto in un'illustrazione che risponda ai criteri editoriali della rivista, equilibrio a volte difficile. Ed è notevole che una rivista di viaggi abbia scelto di inserire una pagina disegnata, l'ultima a chiusura del numero, in netto contrasto con i reportage fotografici. Abitudine diffusa in molti paesi ma per niente scontata in Italia! Nello slideshow e a fianco le sei pagine realizzate fino ad oggi.


Urban Sketchers a Volterra, tra alabastro e fumarole con Marc Holmes

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photo: Laurel Holmes





Foto di gruppo alla fine dell'ultimo workshop a Villa le Guadalupe a Volterra. Senza taccuino i nostri ospiti Klaudia Ruschkowski e Wolfgang Storch con Pietro Fiumi di Rossi Alabastri, invitato a vedere i nostri reportage di quattro giorni tra fumarole, balze e alabastrai volterrani. 

Tra i partecipanti, ospite d'eccezione l'amico Marc Holmes di Montreal i cui acquarelli strepitosi si vedono qui con la storia del Teatro Romano, qui con i panorami e il parco delle fumarole e un commento sul workshop qui
Marc era in Toscana per tenere a sua volta un workshop di acquerello a Cortona. E' stato un onore averlo con noi e vederlo all'opera!  
Sul disegno del paesaggio, Marc Holmes tiene corsi online per Craftsy e recentemente ha pubblicato The Urban Sketcher. Techniques for seeing and drawing on location.  Per nostra doppia fortuna, anche sua moglie Laurel Holmes è stata con noi e questo è il suo bel reportage fotografico.

Dell'esperienza di Volterra hanno parlato nei loro blog anche una partecipante Svizzera e Johanna Medvey arrivata da Bruxelles.

E' stata un'altra bella edizione in un luogo che non mi stanca mai, quest'anno di nuovo insieme a Caroline Peyron, che oltre all'inchiostro di China ha coinvolto i partecipanti nel collage-ritagliando-quotidiani, attività che l'ha impegnata anche in seguito dalla Provenza (per chi la segue su FB) e nella quale a Volterra si sono tutti applicati con successo. 

Grazie ancora a Moleskine per i taccuini, questa volta in un bel formato quadrato.

Arrivederci alla prossima edizione!





Angkor Wat come sfondo per selfie

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Ta Prohm / Angkor Wat

Quattro giorni in Cambogia sono una pazzia, soprattutto a luglio, nella stagione delle pioggie. Ma ero a Singapore e ho seguito un gruppo di amici disegnatori e non me ne sono pentita.

Angkor Wat

Il sito archeologico vicino a Siem Reap è immenso. Con l'amico Lapin abbiamo scelto tre templi: Angkor Wat, che da il nome a tutta l'area, Ta Prohm (quello famoso per via di Tomb Rider...) e Bayon, il tempio dai mille volti di Budda.

Angkor Wat

Disegnare è stato difficile, per via del caldo soffocante, della sveglia alle 5 di mattina per non fare la coda, dell'assenza di ombre e di contrasti per via del clima umido e nuvoloso, ma ognuno ha i suoi rituali... Il nostro in questo caso si è intersecato con il rito più diffuso oggi: quello del selfie.

Ta Prohm

Ta Prohm

Per qualche strano motivo siamo stati presi di mira, assieme ai templi, in un modo così invadente da essere costretti a volte a chiudere il quaderno per avere un po' di tregua. Due milioni di visitatori all'anno, un flusso ininterrotto di persone che rendono omaggio ai templi agitando, invece che i bastoncini di incenso, le prolunghe dei telefonini.

I divieti elencati all'ingresso di Angkor Wat danno l'idea dei comportamenti dei visitatori in questo immenso sito archeologico e luogo sacro: non gridare, non entrare in costume da bagno, non arrampicarsi sulle statue, non sedersi a cavallo dei Naga (il dio serpente, che circonda i templi come una balaustra), non dare soldi ai bambini del posto (per non incoraggiarli a saltare la scuola)...  e non farsi i selfie con i monaci - "I monaci sono riveriti e rispettati. Le donne non devono avvicinarli ne sedersi accanto a loro. Se proprio volete fotografarli chiedete prima il permesso".

E' stato bello quando un monaco è venuto a sedersi accanto a me per sfogliare il mio taccuino. Avrei avuto un milione di domande da fargli ma purtroppo non parlava inglese.  E' riuscito comunque a dirmi che avrei dovuto stare più a lungo e che in fondo i soldi (per prolungare il viaggio) non sono così importanti.

In Cambogia, dopo i tragici eventi degli anni Settanta, il boom di visitatori è recente. La povertà è molto visibile. Le persone che abbiamo incontrato erano comunque molto gentili e rispettose. Al contrario dei turisti, che pure sono necessari.

Bayon

In English on Urban Sketchers.

Al Mercato Centrale di Phnom Penh

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Phnom Penh

Prima di raggiungere Siem Reap e i templi di Angkor Wat ci siamo fermati due giorni nella capitale - un'idea di Lapin per non catapultarci subito tra la massa dei turisti.
Sulla copertina del taccuino disegno la vista da un angolo di strada vicino al Mercato Centrale di Phnom Penh, un edificio Art Decò realizzato da un architetto francese nel 1937 e restaurato recentemente. Con la sua enorme cupola da cui si dipartono quattro bracci principali è diventato uno dei simboli della città. Il traffico intorno è caotico e il miscuglio di auto, camioncini, vespe e Tuc Tuc mi ricorda la mia città ma ecco un record: in 5 su una vespa, forse a Napoli non ne sono capaci!

Central Market

Per sfuggire al caldo soffocante per qualche ora andiamo in un caffè panoramico in uno dei grattacieli intorno al Marche Central. In primo piano la cupola giallina del mercato e nello skyline tra le costruzioni recenti si intravede la sagoma di un tempio khmer.

near the Central Market

Comodamente seduta posso curiosare tra i tetti degli edifici vicini e le attività che vi si svolgono. Un ragazzo lava la biancheria (forse sono le tovaglie di un ristorante) schiacciandola con i piedi in una larga bacinella e poi la stende, mentre chiacchiera con una ragazza nel terrazzo a fianco. Lei invece sta lavando il cane con la pompa dell'acqua e poi passa ad innaffiare le piante, nel suo e nei due terrazzi comunicanti con scale e scalette. Prima ha controllato diversi cesti con qualcosa a seccare, frutta o pesce come se ne vede nei mercati del posto. Al piano di sotto, un balcone è utilizzato come una vera camera da letto all'aperto - la notte la temperatura scende, anche se solo di qualche grado.

Central Market

Scendiamo al Mercato Centrale, dove si vende assolutamente di tutto, e restiamo affascinati dall'ala dei tessuti e della sartoria. Sono quasi tutte donne e passando l'intera giornata al lavoro si sono organizzate per svolgere in spazi minuscoli faccende quotidiane come dar da mangiare ai figli, cambiargli i pannolini, fare un pisolino oppure giocare a carte, se non ci sono clienti attorno. Veniamo accolti, Lapin guadagna una sedia, io un ventilatore, indispensabile e onnipresente attrezzo. I bambini come sempre vogliono il ritratto.

Central Market

Anche la parte del mercato dedicata al cibo è interessante. La frutta e il pesce, sia freschi che secchi, sono insoliti. Scopro il durian, sorta di ananas con un odore impossibile, e il dragon fruit, delizioso.

Royal Palace

Verso sera ci fermiamo sul prato lungo il fiume davanti al Palazzo Reale dove molte persone si riposano e cercano il fresco - siamo sempre sopra ai 35°.

Archeological museum

Al Museo Nazionale, anche questo costruito dai francesi ma in stile tradizionale khmer, cerco di familiarizzare con divinità hindu e buddiste, scolpite magnificamente, prima di visitare i templi da cui molte provenivano.

Altri miei disegni della Cambogia su flickr.
Qui invece il reportage di Lapin con inevitabilmente gli stessi soggetti ma in perfetto stile Lapin!

A Napoli, nella fabbrica degli angeli

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Laboratorio di Marco Ferrigno

Non ero mai entrata in una delle botteghe di San Gregorio Armeno a Napoli, anche se abito in questa città da tanti anni. Quando a casa è capitata la statua di un angelo destinata ad un amico inglese appassionato conoscitore di Napoli ho potuto osservare da vicino un pezzo del Presepe per la prima volta. Alto circa 35 centimetri, quest'angelo ha il corpo flessibile in fil di ferro ricoperto di canapa, le mani, i piedi e la testa in terracotta, ali in legno e vestiti in seta. E, impossibili da rendere col disegno, occhi in vetro che sembrano vivi. Devi andare al laboratorio, ti piacerà sicuramente - ha detto E.

Per fortuna era la fine di ottobre e la strada dei presepi si poteva ancora percorrere mentre da novembre diventa ogni giorno più affollata fino a risultare inaccessibile durante il periodo natalizio. Marco Ferrigno e i suoi collaboratori mi accolgono cordialmente e passo la giornata a disegnare e fare domande mentre loro continuano a lavorare nonostante il flusso di visitatori già abbastanza sostenuto.

Laboratorio di Marco Ferrigno

La realizzazione delle statuette è un processo complesso che coinvolge tante persone in tempi e luoghi diversi ma il cuore sembra essere via San Gregorio Armeno. Una filiera articolata in cui ci sono lavorazioni che si tramandano da generazioni e qualche innovazione, soprattutto nei soggetti rappresentati. Nella bottega di Marco ferrigno molte delle fasi vengono svolte davanti ai visitatori in piccoli spazi ricavati tra l'esposizione  e la vendita dei presepi. In una stanzetta al secondo piano posso vedere una buona parte della lavorazione. 
Dinesh è un'artista cingalese che riproduce in creta ritratti a qualsiasi scala. I personaggi tradizionali sono tratti da modelli settecenteschi visti dal vero o sui libri ma il laboratorio realizza anche statue personalizzate da fotografie per chi nel Presepe vuole inserire se stesso o un parente. Penso ad una degenerazione dell'era dei selfie, ma in fondo i committenti di arte sacra già nei tempi antichi si facevano ritrarre e includere nella scena.
Ci sono statuette intramontabili come i Pulcinella a qualunque scala o come Totò e Maradona e personaggi contemporanei destinati ad essere sostituiti come calciatori, cantanti, attori o politici. Mi colpiscono molto un Gatto e una Volpe, parte di una serie dedicata alle favole. Mi sembra di essere tra la casa di Babbo Natale, il Paese delle Meraviglie e la Fabbrica di Cioccolato.

Laboratorio di Marco Ferrigno

Abbarbicato in cima allo "scoglio" di un Presepe molto elaborato Luca maneggia minuscole sfere di cristallo: riesce ad ottenere uno o due paia di occhi intagliando una sfera di pochi millimetri che in seguito dipinge sul retro con vari strati di colore per la pupilla, l'iride e il cristallino - queste porzioni di sfera sono così piccole che si può applicare il colore solo con la punta di uno stuzzicadenti. Nel suo impressionante repertorio sono inclusi occhi umani e di animali come cani, gatti o pecore, di diverse dimensioni e colori. Siamo solo in due in Campania a saperlo fare - dice Luca che rifornisce di occhi anche altre botteghe della zona. Ha iniziato a fare pratica nella bottega dello zio quando aveva solo dodici anni e col tempo si è inventato una serie di trucchi per perfezionare questa sua arte. Ci sono persone che pagherebbero per vedermi lavorare - dice mentre mi permette di affacciarmi in cima alla scaletta.

Laboratorio di Marco Ferrigno

Teo lavora qui da più di dieci anni, viene dalla Bulgaria e a lui spetta il compito di applicare gli occhi di cristallo alle teste in terracotta e rifinirle con palpebre di dimensione infinitesima. Poi si passa alla colorazione, diversi strati per ottenere il giusto tono di incarnato e finitura a cera per dare un aspetto più invecchiato e naturale. Tra le lavorazioni che si svolgono all'esterno, quella della vestizione a cui contribuisce la moglie di Teo, da casa. I drappi di seta sono bagnati nel caffè e rifiniti con fil di ferro sottile sui bordi per poterli modellare. Nel frattempo minuscole fiaschette di vino, cestini di frutta, strumenti musicali, mani e piedi in terracotta e teste di pulcinella arrivano o escono dalla stanza mentre chiunque entri non può resistere dal fare domande alle quali i giovani artigiani avranno risposto migliaia di volte. 
Alla fine della giornata avevo materiale sufficiente e un tema perfetto per l'illustrazione di dicembre per la mia rubrica mensile sulla rivista Dove.

Grazie per la foto a Sonia Lenzi che mi ha accompagnato. 
Nell'immagine, Giusi al lavoro su una statuetta di Gabbiadini.
PS: recensione di Pasquale Raicaldo su La Repubblica Napoli web.

In inglese su Urban Sketchers.
Naples / December 2015

Laboratorio di Marco Ferrigno. © Copyright Sonia Lenzi.

Il Castello Aragonese di Ischia, un paradiso per pittori

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Quest'anno l'autunno tardava ad arrivare. In settembre ero a Ischia a preparare il workshop annuale di Urban Sketchers, alla ricerca delle vedute più "pittoresche" del Castello Aragonese, il tema del mio laboratorio. Questa sopra è dal versante della spiaggia dei Pescatori. Il castello è un isola nell'isola anche se da qui non si vede, collegato all'isola principale da un lungo pontile. Sullo sfondo si vedono Vivara e Procida e nelle belle giornate anche Napoli e il Vesuvio.

Castello Aragonese

Dalle terrazze del castello, a circa 100 metri sul livello del mare, ci si sente in pace e fuori dal tempo. Ogni punto di vista è magnifico per dipingere. L'ultimo giorno del workshop una tempesta in arrivo ha segnato l'inizio dell'autunno. Con il vento forte affacciarsi da lassù era come sporgersi dal parapetto di una immensa nave.

Castello Aragonese

La chiesa dell'Immacolata era il nostro punto di ritrovo e al suo interno abbiamo esposto i nostri lavori, giorno per giorno. Un luogo impegnativo, per l'ampiezza dello spazio e per i pittori importanti che vi hanno esposto in passato.

Castello Aragonese

Nel castello Aragonese viveva e dipingeva Gabriele Mattera (1929-2005) e nel suo atelier ancora sono stipati centinaia di quadri, bellissimi. A dieci anni dalla morte i suoi figli hanno aperto per noi lo studio di Mattera dove i pennelli e i tubetti di colore stanno ancora sui tavoli. La loro introduzione ai lavori del padre è stata emozionante. Caroline ha condotto un laboratorio all'interno dell'atelier dove a turni abbiamo fatto collage e acquarelli e per tre giorni lo studio è stato animato intensamente.


Castello Aragonese

Nelle stradine del castello ho guidato una passeggiata disegnata, suggerendo soste brevi per rapidi schizzi in ogni angolo interessante. Tra vigneti, chiese (sono cinque in tutto!) edifici, ruderi antichi e gli scorci di panorama c'è veramente troppa scelta!

Castello Aragonese

Tre giornate memorabili tra acquarelli, inchiostro di China ed esperimenti inediti per gran parte dei partecipanti con il collage insieme a Caroline Peyron e con la pittura ad olio insieme a Kelly Medford, in compagnia di Gérard Michel e di Franco Lancio come guest artists e con una trentina di bravissimi partecipanti, da più di 10 paesi diversi. 
E' stata un'edizione così soddisfacente che stiamo pensando di ripeterla, il prossimo ottobre: stesso posto, ospiti e tecniche diverse... stay tuned!

Nello slideshow il nostro gruppo al lavoro e qui i post di Kelly MedfordJenny Adam, Gérard Michel, Birgit Muller e Franco Lancio.

In english on Urban Sketchers.




Ink Workshop di Urban Sketchers al Castello Aragonese di Ischia

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V Urban Sketchers Workshop a Napoli
29 settembre / 3 ottobre 2016

guest artist Ch'ng Kiah Kiean
instructors Simo Capecchi, Ch'ng Kiah Kiean, Caroline Peyron
art direction Franco Lancio 

in partnership con l'Associazione Amici di Gabriele Mattera
in collaborazione con il parco termale Negombo, Ischia 

**aggiornamento 1 marzo: workshop al completo! - scrivetemi per la lista d'attesa**

La quinta edizione del workshop napoletano di Urban Sketchers sarà di nuovo al Castello Aragonese di Ischia, un luogo ideale per osservare, dipingere e creare in armonia con la natura, un paradiso a 40' dalla città di Napoli. I soggetti non ci mancheranno e anche dopo la fortunata edizione dello scorso ottobre c'è ancora molto da esplorare. 
Il workshop si apre con l'inaugurazione di una mostra personale di Ch'ng Kiah Kiean nella chiesa dell'Immacolata presso il Castello Aragonese di Ischia. Ospite d'eccezione, Kiah Kiean viene dalla Malesia per condividere la sua arte con noi e in suo onore il workshop è dedicato in particolare al bianco e nero e all'inchiostro di China. 


Con Ch'ng Kiah Kiean, artista e urban sketcher malese, ci dedicheremo alla composizione della pagina tra pieni e vuoti e alle infinite varianti della linea con riferimento alla pittura cinese tradizionale, reinterpretata tra le antiche architetture e i panorami dal Castello Aragonese. Un approccio diverso all'uso dell'inchiostro è quello proposto da Caroline Peyron, artista e insegnante dall'energia contagiosa che nell'orto lussureggiante del Castello guiderà i partecipanti a ricrearne le diverse texture e sfumature con la linea e con il pennello. Simo Capecchi suggerisce di concentrarsi sull'aspetto narrativo dei disegni per creare un reportage illustrato dove integrare anche un testo scritto. Ospiti locali con storie interessanti da raccontare sul Castello e sulla loro vita nell'isola si presteranno ad essere ritratti ed intervistati per creare un reportage collettivo, fatto di diversi punti di vista.

instructors / workshops / locations

Ch'ng Kiah Kiean / Disegnare con l'inchiostro e il bastoncino / terrazze del Castello.
I partecipanti saranno guidati a rappresentare l'ambiente in bianco e nero e a rendere tutti i toni di grigio utilizzando dei semplici bastoncini appuntiti a mano, intinti nell'inchiostro di China.

Rio Pereque Acu, Paraty, Brazil 2014
Nella pittura tradizionale cinese lo spazio vuoto gioca un ruolo fondamentale e nella composizione della pagina il bianco può avere lo stesso peso del nero. Kiah Kiean ci aiuterà a lavorare sull'equilibrio tra pieni e vuoti e a lasciare spazi bianchi nei disegni in modo creativo. Utilizzare un bastoncino secco per disegnare ci incoraggia a fabbricare i propri attrezzi da disegno in modo semplice, raccogliendo bastoncini sul posto. 





Sperimenteremo un attrezzo insolito che impedisce di entrare troppo nei dettagli a favore di una evocazione suggestiva del paesaggio. I partecipanti potranno esplorare le delicate variazioni delle linee create dai bastoncini e le velature di diversa intensità da stendere a pennello, utilizzando sempre l'inchiostro di China.

Cihou Fort, Taiwan 2013
Il workshop comincia con schizzi che utilizzano solo la linea seguiti da disegni al tratto e campiture create col pennello asciutto fino a disegni al tratto completati da velature di inchiostro date a pennello. Kiah Kiean introdurrà ogni sessione con delle demo veloci per poi seguire ogni partecipante individualmente.

Guanyin Mountain, Taiwan 2013

Ch’ng Kiah Kiean è nato nel 1974 a George Town, Penang in Malesia. Ha studiato architettura alla University Sains Malaysia e si dedica all'arte, alla grafica e alla fotografia. E' un corrispondente di Urban Sketchers e nel 2010 ha contribuito a fondare il gruppo Urban Sketchers Penang. Ha pubblicato Sketches of Pulo Pinang nel 2009, Line-line Journey nel 2011 e Sketching Penang nel 2014. Sue mostre personali si sono tenute in Malesia e in altri paesi. Questa del Castello Aragonese sarà la sua prima mostra in Italia.
Altre informazioni sul suo sito: www.kiahkiean.com


Caroline Peyron / Ritmo e linee, soffio e velature / orti del Castello Aragonese.
Erasmo da Rotterdam elogia Dürer per come riesce ad esprimere tutto con la sola linea, senza ricorrere ai colori: ombre, luci, scintillio, rilievo… Dürer "dipinge ciò che non puo essere dipinto", persino la voce stessa.
Caroline lavora con l'inchiostro di China da molto tempo e non finisce di scoprire le sue infinite possibilità. Ha la sensazione che l’inchiostro renda non solo la luce ma anche i colori. Lavoreremo sia con l’inchiostro, con bambù e pennello, sia con le penne a sfera (Pilot V5 e V7) per indagare le diverse materie della natura, con le trasparenze, le oscurità, la luce e il vento: cercheremo di rendere il ritmo delle cose attraverso il tratto e il "soffio" della natura con le velature a pennello.

gardens in Naples, 2015
Nelle lingue antiche ciò che importava nei colori era la granulosità, l'intensità, la lucentezza e solo in un secondo momento la tonalità. Nei colori è fondamentale la relazione con la luce. Per esempio in latino esiste ater, il nero opaco e niger, il nero lucido; albus è il bianco opaco e candidus quello luccicante. Poco a poco per dire nero e bianco è rimasto un solo termine ed è stato necessario introdurre gli aggettivi. Disegneremo e dipingeremo nell’orto e nelle vigne del Castello circondati da una grande varietà di piante, alberi, pergolati, osservando le loro diverse tessiture e motivi, con luci e ombre in continuo mutamento. Durante il laboratorio Caroline leggerà anche dei frammenti di testi su questi temi.

vineyards in Provence, France.
Caroline Peyron è un'artista francese che vive a Napoli. Sue mostre personali si sono tenute a Napoli, Roma e Parigi presso numerose istituzioni culturali. L'ultima mostra è stata "Cielo" nella Certosa e Museo di San Martino a Napoli, ottobre 2015. Insegna arte da più di vent'anni presso scuole private e istituzioni come il Museo di Capodimonte e il Museo Archeologico a Napoli. Meet the instructor sul blog di Urban Sketchers.


Simo Capecchi / Storie del Castello, reportage collettivo/ Castello Aragonese e dintorni.
Avere un taccuino tra le mani è una grande opportunità di entrare in relazione con un luogo e con le persone che si incontrano e un buon inizio per raccontare una storia. Aggiungere un testo al disegno è un modo molto efficace per raccontare un incontro interessante, un paesaggio, un evento. In questo workshop cerchiamo di potenziare l'aspetto narrativo dei nostri disegni approfittando di un luogo speciale e profondamente radicato nella memoria collettiva e nella vita degli abitanti dell'isola. 

Live reportage per Ipomea, mostra delle piante rare, Ischia.
Il Castello Aragonese è stato incluso in tanti racconti e diari di viaggiatori e rappresentato da generazioni di artisti in viaggio in Italia. Negli ultimi cinquant'anni dopo un lungo periodo di abbandono è stato progressivamente ristrutturato fino a diventare una delle principali attrazioni turistiche dell'isola. Al suo interno ospita mostre ed eventi culturali ed è la sede dell'Istituto Europeo di Restauro. Il paese di Ischia Ponte, ai piedi del lungo ponte di accesso al Castello Aragonese, nonostante il flusso di turisti è ancora un villaggio di pescatori e un porto protetto dalla mole rocciosa su cui si erge il castello. Sul molo all'alba tutti i giorni si può andare a comprare il pescato della notte.

Live reportage per un laboratorio della Facoltà di Architettura di Napoli, a Riccia (BN)
Incontreremo diverse persone del posto con storie interessanti da raccontare, sul castello o sulla vita nell'isola e li ritrarremo nel loro contesto con una semplice penna e un taccuino. Ai partecipanti saranno dati consigli ed esempi su come organizzare e comporre testo ed immagine sulla pagina in modo da creare ognuno il proprio reportage illustrato.
Il gruppo lavorerà insieme per creare un racconto collettivo fatto di diversi punti di vista ed approcci personali per poi essere pubblicato sul blog di Urban Sketchers o in forma cartacea.

How they make cous-cous at Ennor restaurant in Naples.
Simo Capecchi ha studiato Architettura a Venezia e Napoli dove ora lavora come illustratrice. I suoi disegni sono apparsi su riviste e cataloghi ed esposti in numerose rassegne collettive. Dal 2006 ha curato mostre di taccuini di viaggio, tenuto workshop e corsi di disegno sia in Italia che all'estero con l'associazione Urban Sketchers.  
Altri reportage su Flickr / Vimeo / Issuu. Storie in una pagina per la rivista di viaggi Dove.



La mappa dell'anno scorso su GOOGLE MAP.

PROGRAMMA (può cambiare per il tempo)

Giovedì 29 settembre
16.00 welcome e check-in al Castello Aragonese
17.00 Ch'ng Kiah Kiean demo sulle terrazze del castello.
18.30 Ch'ng Kiah Kiean opening della mostra nella Chiesa dell'Immacolata

Venerdì 30 settembre
   9.30 - 13.00  (divisi in tre gruppi)
Simo Capecchi, Storie del Castello, un reportage collettivo
Ch'ng Kiah Kiean, Disegnare con inchiostro di China e bastoncino
Caroline Peyron, Ritmo e linee, soffio e velature
   14.00 - 17.30 (tutti insieme)
Il Castello dalla spiaggia - con i tre istruttori
(dopo: giro in barca del Castello, facoltativo e non incluso nel prezzo del workshop).

Sabato 1 ottobre
   9.30 - 13.00  (divisi in tre gruppi)
Simo Capecchi, Storie del Castello, un reportage collettivo
Ch'ng Kiah Kiean, Disegnare con inchiostro di China e bastoncino
Caroline Peyron, Ritmo e linee, soffio e velature
   14.00 - 17.30 (tutti insieme)
Il Castello dalla Torre Michelangelo - con i tre istruttori
(si raggiunge via mare dal pontile del Castello, ritorno a piedi con passeggiata panoramica).

Domenica 2 ottobre
  9.30 - 13.00  (divisi in tre gruppi)
Simo Capecchi, Storie del Castello, un reportage collettivo
Ch'ng Kiah Kiean, Disegnare con inchiostro di China e bastoncino
Caroline Peyron, Ritmo e linee, soffio e velature
   14.00 - 17.30 (tutti insieme)
Itinerario architettonico e naturalistico nel Castello - con i tre istruttori

Lunedì 3 ottobre
10.00 - 16.00  Itinerario botanico e vedute marine dal giardino e parco termale del Negombo, baia di San Montano, Ischia. Tutto il gruppo è invitato ad un swim-and-draw party! Pranzo e ingresso alle terme offerto dal Negombo.
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Costo / iscrizione -  € 240 (includono le ore di workshop secondo il programma).
Il 10% del ricavato è donato all'associazione no profit Urban Sketchers.
Per iscriversi email a: simo.capecchi(at)gmail.com

Partecipanti: max 30 / min 15. Ogni livello di esperienza è benvenuto. Scopo del workshop è la condivisione di diversi approcci ed esperienze e di stimolare l'abitudine a disegnare dal vero e sul posto.
Lingua: Inglese. Traduzione in italiano quando necessario.

Sponsor: Negombo parco termale. Altri saranno annunciati in seguito.

Alloggio: L'Albergo il Monastero, situato all'interno del Castello Aragonese di Ischia, propone ai partecipanti uno sconto del 20% sulle loro tariffe per una camera doppia. Per beneficiare di questa offerta  bisogna prenotare la stanza entro il 31 maggio - le camere disponibili sono poche. Per prenotare scrivere a: ilmonastero(at)castelloaragonese.it 
Altre sistemazioni si possono trovare nella zona di Ischia Ponte antistante il castello oppure sul sito di Airbnb.

vista dall'albergo Il Monastero
Il Castello Aragonese è una antica fortezza situata su un isolotto roccioso collegato all'isola di Ischia da un ponte costruito nel 15° secolo. La cittadella fortificata fu costruita per difendersi dai pirati e rimase per secoli l'insediamento principale dell'isola, ospitando più di mille famiglie, una dozzina di chiese, un convento e la fortezza vera e propria. Più volte bombardata, abbandonata e in seguito adibita a prigione fino al 1860, l'isola e i suoi edifici erano in gran parte in rovina quando fu venduta all'asta e comprata da un privato nel 1912. Opera della famiglia Mattera la lenta ricostruzione e l'apertura al pubblico della gran parte di edifici e giardini, adibiti a spazi per esposizioni, ospitalità e ristorazione.
Nel castello ha abitato il pittore Gabriele Mattera (1929-2005) - a lui si deve la promozione nel castello di importanti mostre d'arte ed eventi culturali fin dagli anni '50.
Visiteremo il suo atelier all'interno del convento, dove sono custoditi centinaia dei suoi dipinti ad olio di grandi dimensioni, guidati dal figlio Nicola in collaborazione con l'Associazione degli Amici di Gabriele Mattera
Nei secoli scorsi il castello Aragonese è stato il soggetto preferito dagli innumerevoli artisti in viaggio in Italia e sbarcati a Ischia e ancora oggi è uno dei luoghi più rappresentati dell'isola.

Foto delle edizioni precedenti del Workshop:



Sri Krishnan Temple a Singapore

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Quest'estate a Singapore il mio workshop al Simposio annuale degli Urban Sketchers proponeva un reportage collettivo in due templi - Hindu e Cinese - a Waterloo street. Questa era la prima volta che entravo in un tempio induista e non sapevo nulla dei rituali praticati ne delle infinite divinità che sono raffigurate copiosamente dentro e fuori. Avrei voluto parlare con i monaci o qualche devoto ma inizialmente non trovavo nessuno che parlasse inglese e i disegnatori locali non riuscivano a comunicare con loro nemmeno in cinese. Così si è trattato di un reportage visuale che ho cercato di interpretare dopo, con qualche ricerca.





Siamo capitati nel tempio in un giorno speciale: Garuda Jayanthi o compleanno di Garuda, divinità con le ali di aquila che è raffigurata all'ingresso insieme ad Hanuman, con il volto di scimmia. Durante il rituale un piccolo idolo in un tabernacolo viene inondato da bagni diversi o Abhisheka che alternano acqua a latte, miele, turmeric (in polvere di color giallo intenso), petali di fiori... Al suono di un lungo flauto e battito di tamburo si aggiungono le litanie ipnotiche dei mantra ininterrotte per circa un'ora. Una quantità enorme di liquido giallo finisce per la strada, in un una caditoia realizzata apposta. 

 

Se il contatto ufficiale per chiedere il permesso di disegnare non aveva sortito effetto, nel tempio ci hanno invece accolto calorosamente in una decina di disegnatori (fotografare è proibito): in questo album i disegni del gruppo. In un lungo post su Singapore i disegni dettagliati di Rita Sabler.

Prima di andare siamo stati tutti invitati a mangiare con i devoti il Prasadam, cibo offerto alla divinità e poi consumato insieme dai devoti nel retro del tempio. Dato che dovevo andar via, hanno addirittura insistito perchè accettassi due porzioni di un delizioso pasto vegetariano da portarmi dietro. Qualche settimana dopo, un giovane incontrato nel tempio mi ha fatto sapere per email che anche all'officiante dell'Abhisheka i disegni sono piaciuti molto... meno male!

Qui tutto il mio taccuino.
In inglese la storia più dettagliata su Urban Sketchers.

Disegnare il reale. Workshop di editoria artigianale e reportage disegnato

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Workshop di editoria artigianale e reportage disegnato
Terranuova Bracciolini (Arezzo)
8-9-10 aprile 2016

In occasione della 6° edizione di Sguardi Sul Reale - Festival del cinema documentario che si svolge a Terranuova B.ni l'associazione culturale Macma ha organizzato un workshop con me e Libri Finti Clandestini

Un weekend tra la Riserva Naturale dell’Arno di Valle dell’Inferno e Bandella e i paesini di Loro Ciuffenna e San Pietro a Gropina, con base al Molino delle Gualchiere, un bellissimo agriturismo ma anche un'associazione no profit che si occupa di disabilità e disagio sociale. 

Il primo giorno, venerdì 8 aprile, è dedicato alla costruzione del proprio taccuino guidati da Libri Finti Clandestini e dalle sue mani esperte: belle idee anche negli altri suoi video.


Sabato e domenica andremo in giro col taccuino per un reportage disegnato che inizierà al Molino delle Gualchiere con uno sguardo sulle loro attività. Andremo poi a San Pietro a Gropina, una delle pievi romaniche più antiche della Toscana, e a Loro Ciuffenna, borgo di origini medievali.



Il terzo giorno è dedicato alla Riserva di Valle dell’Inferno e Bandella con una gita in barca sull'Arno guidati da Samuele, custode della Riserva e narratore di storie, le gole rocciose del fiume Arno, l’Ansa di Bandella e l’Ansa di Castiglioncello, luoghi di sosta e nidificazione di diverse specie protette di uccelli.















Il costo è di 200 euro per workshop+vitto+alloggio,  
scontato a 180 euro per chi si iscrive entro il 3 Marzo e per gli studenti.
Per iscriversi leggere il bando e scrivere a macma.info@gmail.com

Il bando completo in pdf.

Qui la MAPPA DEL WORKSHOPPer chi viene senza macchina è previsto il trasporto da e per la più vicina stazione del treno (MONTEVARCHI-TERRANUOVA).

Nature/Sculpture: VII workshop di Urban Sketchers a Volterra

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instructors Simo Capecchi,Caroline Peyron
guest artistMajid Modir

in partnership conVilla Le Guadalupe
con la collaborazione di Franco Lancio

Ancora una volta ci dedicheremo al paesaggio e in particolare al rapporto tra arte e natura: le dolci colline toscane che hanno ispirato i pittori nei secoli e l'opera di artisti contemporanei creata per dialogare con questo paesaggio. Le installazioni di Mauro Staccioli, sparse nella campagna attorno a Volterra; gli affreschi ottocenteschi di Villa Le Guadalupe; il giardino di sculture di Niki de Saint Phalle a Capalbio.

Obiettivo del workshop è quello di migliorare la capacità di osservazione e di raccontare con il disegno le nostre esperienze. Ai partecipanti proponiamo due approcci diversi alla pittura e al disegno en plein-air: la creazione di un reportage grafico basato su schizzi acquerellati e annotati (con Simo Capecchi) e l'utilizzo di tecniche diverse come l'inchiostro, le terre colorate o il collage per esperimenti pittorici più istintivi (con Caroline Peyron). 
Il workshop apre con una demo di Majid Modir, artista dal talento multiforme, sulla tecnica dell'acquarello: saprete finalmente anche quello che non osavate chiedere!
Uno sketchcrawl aperto a tutti nel caleidoscopico Giardino dei Tarocchi concluderà il workshop.

Fatevi ispirare dalle foto dei Workshop a Volterra, edizioni 2010/2015.

view from Villa Le Guadalupe



workshop / instructors

Demo di acquarello con Majid Modir
1. Materiali; la scelta della carta, acquarelli, pennelli e altri attrezzi
2. Tecniche di base e dimostrazione
3. Consigli ed effetti speciali
I partecipanti seguiranno Majid con brevi esercizi e potranno poi assistere alla realizzazione di un suo acquerello passo passo, nel giardino della villa (2 ore circa).

Majid Modir, luoghi abbandonati, Svezia

Majid Modir, Villa Le Guadalupe

Majid Modir è artista, fotografo e graphic designer. Nato nel 1961 in Iran, si è trasferito in Svezia nel 1986 e di recente si è spostato a Volterra. Ha studiato Graphic Design e Illustrazione presso la University of Arts, Crafts and Design di Stoccolma. Lavora in proprio come art director e insegna motion graphic al Beckmans College of Design di Stoccolma. L'acquarello è la sua passione. Ha esposto i suoi lavori in numerose mostre personali e collettive nei paesi Scandinavi negli ultimi trent'anni, ricevendo premi e menzioni speciali. 
E' membro della Swedish Artists Association (SKF). Website: majstudio.se





Reportage con Simo Capecchi Sarà fornita un'introduzione al reportage grafico con esempi di vari autori e approcci diversi cui ispirarsi. Il testo e la combinazione di testo e immagini andrà curata per creare un racconto unitario durante le quattro giornate del workshop. 


Le grandi sculture di Staccioli, cerchi, triangoli e altre forme astratte si introducono nel paesaggio come elementi dinamici. Visibili a grande distanza sono un'attrazione per turisti e cittadini, soggetto ideale per selfie o scatti creativi. Disegnandole nel paesaggio di Volterra metteremo in evidenza l'interazione delle persone con queste opere d'arte diventate ormai simbolo della città. 

Villa Le Guadalupe è un luogo denso di storie. Cuore pulsante di una famiglia di drammaturghi, studiosi e artisti, dagli anni Ottanta ha ospitato "scienziati, creativi e visionari". Descrivere la villa e le attività della famiglia che la abita e se ne occupa con dedizione da più di trent'anni è un tema perfetto per un breve reportage che combina parole e immagini.

lo studio azzurro di Villa Le Guadalupe

Simo Capecchi ha studiato Architettura a Venezia e Napoli dove ora lavora come illustratrice. I suoi disegni sono apparsi su riviste e cataloghi ed esposti in numerose rassegne collettive. Dal 2006 ha curato mostre di taccuini di viaggio, tenuto workshop e corsi di disegno sia in Italia che all'estero con l'associazione Urban Sketchers.  
Reportage su Flickr, Vimeo, Issuu. Storie in una pagina per la rivista di viaggi Dove
Altri disegni di Simo Capecchi a Volterra qui.

 Sophora nel giardino di villa Le Guadalupe

Inchiostro e collage con Caroline Peyron

Dipingendo il paesaggio con l'inchiostro di China penseremo ai contrasti: luci e ombre, pieni e vuoti, interno ed esterno, forme naturali e forme astratte. Il paesaggio viene tagliato geometricamente oppure incorniciato dalle enormi sculture di Staccioli. Villa Le Guadalupe sono gli affreschi a creare un dialogo speciale con il paesaggio all'esterno. 
Giocheremo sul rapporto tra interno ed esterno della cornice ispirati da alcuni brani di Victor Stoichita nel suo libro "L’invenzione del quadro". 

Il giardino di Niki de Saint Phalle è un caleidoscopio di frammenti colorati e forme sinuose in cui immergersi. Le sue sculture non incorniciano l'ambiente ma piuttosto sembrano trarre dalla natura la stessa logica arborescente, sviluppandosi alla maniera di fiori o alberi. 
Il collage sarà la tecnica perfetta per rendere omaggio a questo sogno fatto realtà.
Portare 4 o 5 quotidiani, colla Vinavil e un pennello economico per stendere la colla.

Paesaggio a Volterra e Deposizione di Pontormo nella Pinacoteca di Volterra.
Caroline Peyron è un'artista francese che vive a Napoli. Sue mostre personali si sono tenute a Napoli, Roma e Parigi presso numerose istituzioni culturali. L'ultima mostra è stata "Cielo" nella Certosa e Museo di San Martino a Napoli, ottobre 2015. Insegna arte da più di vent'anni presso scuole private e istituzioni come il Museo di Capodimonte e il Museo Archeologico a Napoli. Meet the instructorVimeo: vimeo.com/carolinepeyron

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Programma

Giovedì 1 settembre / Villa Le Guadalupe
17.00 - 20.00 Check in e demo di acquarello con Majid Modir
20.00 *cena a Villa Le Guadalupe

Venerdì, 2 settembre / colline intorno a Volterra
10.00 - 18.00  Sculture all'aperto di Mauro Staccioli 1
Piancorboli / fattoria Fognano (1 ora di pausa con pic-nic per conto proprio)
20.00 *cena a Villa Le Guadalupe

Sabato, 3  settembre/ colline intorno a Volterra
10.00 - 18.00  Sculture all'aperto di Mauro Staccioli 2
Poggio San Martino / villa Palagione / Mazzolla 
   (1 ora di pausa con pic-nic per conto proprio)
20.00 *cena a Villa Le Guadalupe

Domenica, 4 settembre / Villa Le Guadalupe
10.00 - 13.30 gli affreschi di Villa le Guadalupe, l'esterno visto dall'interno
13.30 *pranzo nel giardino di Villa Le Guadalupe
15.00 - 18.30 Villa le Guadalupe, la casa nel paesaggio
20.00 *cena a Villa Le Guadalupe

Lunedì, 5 settembre / Sketchcrawl nel Giardino dei Tarocchi. Tutti sono invitati! 
10.00 trasferimento a Capalbio, Garavicchio (2 ore in macchina).
14.30 Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle (chiude alle 19.30).

Trasporto e biglietto d'ingresso a proprio carico 
(sconto per il gruppo e organizzazione comune del trasporto). 


Sede del workshop Le Guadalupe. Spazio per le Arti è un'associazione dedicata alle arti da due drammaturghi tedeschi, Wolfgang Storch e Klaudia Ruschkowski, che ospita workshop di arte, teatro, design e musica, con un programma internazionale. Le Guadalupe ha sede in una villa Ottocentesca interamente affrescata, circondata da un giardino e da un oliveto con vista sulle colline a Sud di Volterra. Il workshop si tiene nella villa dal 2009, da un'idea di Klaudia Ruschkowski. La sua ospitalità calorosa e i suoi pasti deliziosi sono parte fondamentale di queste intense giornate di disegno.

Sponsors quest'anno avremo diversi e ottimi materiali, grazie a due sponsor importanti come Viarco (con ArtGraf, terre solubili) e Hahnemühle (per la carta da acquarello). 
E, una volta ancora, il nostro sponsor storico Moleskine offrirà i suoi preziosi taccuini.

Costo e iscrizioni Il workshop costa 330 euro che includono l'insegnamento (220 euro x una demo di 3 ore e 21 ore di lezione guidata, seguiti da uno sketchcrawl aperto) e i pasti principali (110 euro per 5 pasti a Villa Le Guadalupe). Non includono l'alloggio, eventuali spese di trasporto per il trasferimento a Capalbio e il biglietto di ingresso al Giardino dei Tarocchi, per il quale chiederemo lo sconto di gruppo. 
10% del costo dell'iscrizione sostiene l'Urban Sketchers educational program.
Per partecipare scrivere a simo.capecchi(at)gmail.com

Partecipanti Minimo 10, max 18. Ogni livello di esperienza è benvenuto.

Lingue Inglese, Francese, Italiano.

Come raggiungere Villa Le Guadalupe e Volterra  Nella workshop Map le istruzioni per la villa se venite in macchina - 10' dal centro di Volterra. Nessun problema se venite con i mezzi pubblici, vi aiutiamo con gli orari delle corriere e veniamo a prendervi alla stazione e ogni giorno nei relativi alberghi. Un trasporto comune verrà organizzato per raggiungere Capalbio.

Volterra è raggiungibile dalle seguenti stazioni/aeroporti:
Firenze (2 ore): bus per Volterra via Colle val d'Elsa 
Pisa (2 ore): bus per Volterra via Pontedera   
Rome (4.30 ore): treno regionale per Cecina + coincidenza con bus per Saline di Volterra. 

Alloggio Hotel consigliati nella workshop map.  Tre stanze doppie sono disponibili nella Villa. (Aggiornamento: le stanze sono già occupate).

I luoghi del workshopMAP


Mauro Staccioli, "Luoghi di Esperienza", progetto di land art per Volterra (2009). Questo gruppo di sculture sono un omaggio dell'artista alla sua città natale e suggeriscono una sorta di caccia al tesoro da una collina all'altra, nelle immediate vicinanze di Volterra. Descrizione delle sculture.


Villa Le Guadalupe (artisti sconosciuti, 1850-54 ca.). I due fratelli Tangassi, noti artigiani alabastrai di Volterra, tornano dal Messico dove avevano fatto fortuna con la loro arte e commissionano la ristrutturazione di una precedente casa colonica sulle colline a Sud di Volterra, dedicandola alla Madonna delle Guadalupe, patrona del Messico. Due pittori vengono incaricati di affrescare interamente la villa con paesaggi, elementi naturali e geometrici e riferimenti al Messico e all'Italia. La residenza cittadina dei Tangassi oggi è invece la sede del Museo Etrusco.


Niki de Saint Phalle, Giardino dei Tarocchi (Garavicchio, Capalbio 1979-1998). Per circa vent'anni l'artista ha lavorato a questo giardino di sculture abitandoci periodicamente, con la collaborazione di Jean Tinguely. Garden website / Artist bio / intro video 5' / Il giardino video 35' / documentario su Niki e Jean Tinguely di Anne Julien e Louise Faure, 55'.

Ipomea live sketching

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Il prossimo fine settimana sarò a Ischia per Ipomea del Negombo, la mostra delle piante rare ed insolite, dove disegnerò per tre giorni insieme a Giuseppe Palumbo!

L'anno scorso ero con Francesca Bazzurro, questi i nostri disegni:

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