
Anni fa questo tratto del canale delle Moline si vedeva solo attraverso una finestrina (ora da Napoli dovrei chiamarla finestrella) sotto il portico di via Piella. Aprendo lo sportello di legno, appariva il retro di certe case dalle superfetazioni anarchiche che dava un'idea della Bologna medioevale, in contrasto assoluto con la perfezione un poco finta dei fronti strada. Forse per questo piaceva tanto a Carlo Doglio che portava tutti gli amici ad affacciarsi. E' stato con lui che l'ho scoperta la prima volta. Si era persino portato dietro una pinza, per rimuovere i chiodi messi da qualcuno che invece la preferiva chiusa.
Adesso, forse anche grazie alla sua opera, sul canale sono stati aperti due comodi affacci e alcune delle case (non tutte, per fortuna) sono state risistemate. Ci sono tornata con mio figlio qualche settimana fa e disegnando ho ricordato il suo estimatore, quando percorreva la città rigorosamente a piedi, col suo immancabile tascapane verde.
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